A seguito della rivoluzione pacifica del novembre 1989, che ha determinato la dissoluzione del regime comunista, la Cecoslovacchia ha provveduto ad una separazione del proprio territorio e in data 1° gennaio 1993 si sono costituite la Repubblica Ceca e la Slovacchia.
Nel corso del Vertice di Madrid, l’8 luglio 1997, la Repubblica Ceca è stata invitata, insieme all’Ungheria e alla Polonia, ad avviare con l’Alleanza Atlantica le trattative per l’adesione al Patto.
Il 16 dicembre 1997, i Ministri degli Esteri della NATO hanno firmato il Protocollo di adesione relativo alla Repubblica Ceca.
Essa, inoltre, entrerà a far parte dell’Unione Europea a partire dall’anno 2004, insieme a Polonia, Ungheria,
Slovacchia, Lituania, Lettonia, Estonia, Slovenia, Cipro e Malta.
Il Paese ha dovuto affrontare anche importanti cambiamenti per costruire su basi democratiche una politica della sicurezza nazionale. Il primo passo importante è stato lo scioglimento dell’ex Servizio Segreto (StB - Sicurezza dello Stato), che fino al 1989 operava di fatto come longa manus del servizio sovietico KGB.
Successivamente, si è dato avvio alla riforma dei Servizi, scegliendo di rifondare gli apparati, piuttosto che optare per una loro mera ristrutturazione.
Il principale impegno è stato quello di garantire che i nuovi Servizi fossero fondati su principi democratici, nel rispetto dei diritti civili, preposti unicamente a tutelare gli interessi nazionali della Repubblica Ceca.
Nonostante le difficoltà connesse alle reminiscenze del passato e al clima politico segnato da cambiamenti ed incertezze, diverse sono state le fasi di passaggio prima di giungere ad una vera e propria regolamentazione.
I Servizi di intelligence sono oggi disciplinati dalla legge n.153 del 7 luglio 1994, entrata in vigore il 30 luglio dello stesso anno. Essa ne regolamenta i compiti, i doveri, le attività, lo status, il modus operandi, il controllo, la cooperazione, la supervisione.
In quanto organismi dello Stato, i Servizi di intelligence sono preposti all’acquisizione, alla raccolta, alla valutazione delle informazioni a tutela dell’ordine costituzionale, dei principali interessi economici, della sicurezza e della difesa della Repubblica Ceca. In particolare, la legge citata disciplina:
· il Servizio Informazioni per la Sicurezza (Bezpecnostní informacní Sluzba, B.I.S.). Il Servizio, regolamentato dalla legge n. 154/1994, ha il compito di raccogliere le informazioni concernenti le potenziali minacce contro i fondamenti democratici dello Stato, la sovranità e l’integrità territoriale della Repubblica Ceca. Il Direttore del B.I.S. è tenuto a rispondere al Governo;
· l’Ufficio per le Relazioni Estere e l’Informazione (Úrad pro zahranicní styky a informace, Ú.Z.S.I.). Tale Ufficio ha il compito di raccogliere le informazioni provenienti dall’estero concernenti la sicurezza e la tutela degli interessi politici ed economici della Repubblica Ceca. Anche il Direttore dell’U.Z.S.I. è tenuto a rispondere al Ministro dell’Interno;
· il Servizio di Intelligence Militare e l’Intelligence di Difesa militare. Entrambi gli Organismi hanno il compito di provvedere alla raccolta di informazioni su progetti o attività che possono costituire una minaccia militare per la Repubblica Ceca. Il Direttore del Servizio di Intelligence Militare è tenuto a rispondere al Ministro della Difesa.
La responsabilità delle attività dei Servizi di intelligence, il coordinamento delle loro operazioni e il controllo compete al Governo, sottoposto alla supervisione del Parlamento.
Descriviamo, ora, in particolare, la struttura e i compiti del Servizio Informazioni per la Sicurezza - B.I.S..
I compiti
La missione del B.I.S. è quella di proteggere la sicurezza e gli interessi nazionali, la democrazia e la libertà al fine di tutelare cittadini e Stato da qualsivoglia minaccia. Tale compito viene svolto principalmente a scopo preventivo e si esplica, nell’ambito dei poteri istituzionali conferiti dalla legge istitutiva, mediante la raccolta, l’identificazione e la valutazione delle informazioni. Il B.I.S. si ispira a principi di imparzialità e persegue una politica di massima trasparenza e apertura nei confronti dell’opinione pubblica, ritenendo essenziale il suo apporto per la sicurezza e la democrazia del Paese.
Le aree di attività
Il BIS ha il compito di acquisire e valutare le informazioni attinenti:
· i progetti e/o le attività dirette contro l’ordine democratico e costituzionale, la sovranità e l’integrità territoriale della Repubblica Ceca. Il Servizio è responsabile del monitoraggio di tutte le attività connesse all’estremismo di destra e di sinistra in grado di nuocere all’ordine democratico e che mirano ad impedire l’integrazione della Repubblica Ceca nella NATO e l’ingresso della stessa nell’Unione Europea. Il Servizio ha anche il compito di difendere la Repubblica dalle minacce provocate dall’infiltrazione di tali gruppi nel sistema della pubblica amministrazione, incluse le strutture di sicurezza;
· i servizi di intelligence stranieri (controspionaggio). Il Servizio controlla le attività di intelligence straniera sul territorio nazionale, al fine di identificare e prevenire ogni eventuale azione diretta contro gli interessi economici e la sicurezza nazionale;
· le attività connesse alla tutela del segreto di Stato. E’ compito del B.I.S. provvedere al rispetto delle direttive relative alla gestione delle informazioni classificate, contrastare ogni eventuale tentativo dei Servizi di intelligence stranieri di acquisire informazioni classificate e prevenire lo spionaggio in aree di interesse strategico. Uno dei compiti del B.I.S., ai sensi della legge n. 148/1998 (1) sulla «Protezione delle Informazioni Classificate» è quello di individuare e proteggere coloro che hanno accesso ad informazioni classificate. Inoltre, è stata istituita una nuova unità - distaccata dai Dipartimenti operativi - che riferisce direttamente al Direttore del Servizio al fine di effettuare «security screening» nei confronti di persone fisiche e/o giuridiche secondo quanto previsto dalle disposizioni NATO;
· le attività che possono minacciare la sicurezza o gli interessi economici fondamentali della Repubblica Ceca. Tale compito si esplica nel settore dell’economia, dell’industria, dei trasporti, delle telecomunicazioni, dei mercati finanziari e bancari. Trova applicazione, inoltre, nell’ambito dell’attività di riciclaggio del denaro, delle frodi finanziarie, dell’esportazione di armi e dell’acquisizione di materiali per la fabbricazione di armi nucleari, chimiche e batteriologiche;
· l’attività terroristica. Sebbene nel territorio ceco non si siano verificati veri e propri attentati di matrice terroristica, sussiste il potenziale pericolo che il territorio nazionale possa essere utilizzato come base logistica per l’addestramento di gruppi terroristi islamici, ovvero degli oppositori all’integrazione politica ed economica nell’Unione Europea e nella NATO. Al riguardo, è in fase di progettazione un sistema informatizzato centrale antiterrorismo, in grado di acquisire informazioni sulle persone che entrano nel territorio nazionale attraverso terminali installati nelle località di frontiera. I dati immessi dovrebbero consentire uno screening immediato con le informazioni concernenti dati sul terrorismo, provenienti dai Servizi di intelligence e dalle Autorità di polizia ceche, nonché dagli altri Servizi esteri collegati;
· l’attività della criminalità organizzata e i suoi macro-effetti. Tale missione è direttamente riconducibile all’individuazione e alla repressione di qualsiasi infiltrazione di organizzazioni criminali negli ambienti finanziari, amministrativi e politici.
Metodi investigativi
Gli appartenenti al B.I.S. non sono ufficiali di polizia giudiziaria. Tuttavia, la legge istitutiva consente al B.I.S. di utilizzare strumenti specifici per svolgere l’attività di intelligence, come ad esempio l’impiego di mezzi tecnologici intrusivi, documenti di copertura e attività di sorveglianza.
L’autorizzazione per l’impiego di questi specifici mezzi investigativi è rilasciata dal Presidente del Comitato dei Giudici della Corte Suprema di Praga, solo quando l’informazione è necessaria ai fini dell’attività di intelligence e non può essere acquisita in altro modo. L’attività di sorveglianza deve essere invece autorizzata dal Direttore del B.I.S. o da un funzionario da lui designato.
Rapporti di cooperazione
Nell’adempimento delle proprie funzioni il B.I.S. collabora con altri organismi nazionali preposti alla sicurezza e con la polizia ceca. Mantiene inoltre rapporti di cooperazione con altri servizi di intelligence esteri in materia di terrorismo internazionale, crimine organizzato, traffico di armi, diffusione di tecnologie e di componenti per la produzione di armi di distruzione di massa.
Il controllo e la supervisione
Il controllo e la supervisione dell’attività del B.I.S. vengono esercitati sul piano esterno dal Governo e dal Parlamento, sul piano interno mediante specifiche unità create nell’ambito del Servizio.
Il ruolo del Governo.
L’attività e il coordinamento delle attività del B.I.S. compete al Governo che, a tale scopo, si avvale di un organismo permanente da esso appositamente costituito, The Board for Intelligence Activities, che, oltre a fornire pareri, propone iniziative concernenti la gestione, il coordinamento, il controllo dei Servizi di intelligence e la cooperazione con le rispettive Autorità dello Stato.
Il ruolo del Parlamento
La supervisione delle attività del B.I.S. è esercitata dalla Camera dei Deputati del Parlamento ceco che, a tale scopo, si avvale di un Comitato ad hoc appositamente costituito, composto da sette membri. Il Direttore del B.I.S. sottopone a tale organismo parlamentare gli statuti del Servizio, la bozza del bilancio e, su richiesta, un rapporto sulle attività e sui mezzi investigativi utilizzati per l’attività di intelligence.
Inoltre, tale organismo è legittimato a chiedere eventuali chiarimenti al Direttore del B.I.S. su possibili sospetti di violazione dei diritti e delle libertà dei cittadini nell’espletamento dell’attività di intelligence. Qualora venga riscontrata una violazione, tale organo ha l’obbligo di notificarla al Direttore del Servizio e al Procuratore Generale.
Il controllo interno
Nell’ambito del Servizio, specifiche unità sono addette al controllo interno al fine di impedire che le attività di intelligence possano sconfinare nell’illegalità ed eliminare il rischio di potenziali abusi nell’impiego di strumenti materiali e tecnici. Al riguardo, il Dipartimento Ispettivo riveste un ruolo importante nell’ambito del Servizio, risponde direttamente al Direttore del B.I.S., opera distintamente dalle altre unità e, ai sensi dell’art. 12 del Codice Penale, dispone di poteri analoghi a quelli delle Autorità di Polizia, ovvero può svolgere indagini, raccogliere indizi e prove. Il suo compito è quello di svolgere indagini su eventuali reati compiuti dai membri del B.I.S., collabora in questo ambito con le Autorità di polizia, esamina i ricorsi e le denunce presentate dai cittadini in relazione all’attività del Servizio. Nell’ambito del B.I.S., il Dipartimento ha anche funzioni di controllo in merito al corretto utilizzo dei mezzi investigativi, degli archivi e delle risorse finanziarie e, in ultimo, ha anche il compito di fornire assistenza legale ai dipendenti del Servizio.
Altra unità importante è il Dipartimento Sicurezza Interna, diretta da un funzionario che risponde direttamente al Direttore del B.I.S., il quale riveste una qualifica corrispondente a quella di vicedirettore del Servizio. Il suo compito è quello garantire la sicurezza interna ed esterna. L’unità svolge inoltre indagini di sicurezza sul personale candidato ad essere assunto nel Servizio.
Il Logo (schema «B»)
Il logo del Servizio, coniato nel 1991-1992, esprime e richiama i valori a cui il B.I.S. si ispira. Esso rappresenta un’aquila che reca sul petto lo stemma nazionale. Sulla parte superiore dello stemma è inciso il motto latino: «AUDI, VIDE, TACE», mentre nella parte inferiore è inciso l’acronimo «B.I.S.». La figura dell’animale simboleggia l’astuzia, la vigilanza, la tenacia, la rapidità e il rispetto. Queste qualità richiamano le peculiarità che deve avere un appartenente al Servizio, cioè saper ascoltare, osservare e mantenere la riservatezza. In altre parole, rispettare i valori fondamentali del lavoro di intelligence e salvaguardare gli interessi nazionali. La collocazione sul cuore dell’aquila simboleggia la superiorità degli interessi nazionali su quelli individuali mentre l’ala dell’aquila, che parzialmente copre lo stemma, sta ad indicare la protezione dello Stato e degli interessi nazionali e ammonisce che ogni tentativo di sovversione è seriamente punito.
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